Desiderio di nuovi progetti

Il tempo della gestazione, Berkana

Post Berkana e la gestazione dei nuovi progetti, di Barbara Botticchio

“Quanta fretta ma dove corri? Dove vai?”

Iniziava così la canzone Il gatto e la volpe di Edoardo Bennato che cito con piacere per aiutarmi a esprimere un concetto importante legato al messaggio della runa Berkana.

In questo periodo incontro molte persone che nutrono e coltivano la consapevolezza nel voler realizzare un nuovo progetto. Un nuovo progetto che permette di mettere a frutto i propri talenti e le proprie passioni e che sia ecomicamente sostenibile e reddittizio.

Tutto questo è certamente fattibile, direi addirittura auspicabile! Per realizzarlo però ci vuole il giusto tempo.Un’idea non può essere seminata oggi e dare i frutti domani. Tempo, sì, ma quanto? L’impazienza sembra essere difficilmente domabile, la sensazione di stare con le mani in mano inconcepibile e sembra che per portare alla luce nuovi progetti ciò che bisogna fare sia… fare… Questo atteggiamento nasconde delle insidie; fare e agire concretamente senza un’idea sufficientemente matura non porta ad altro che a iniziative deboli, che non attecchiscono né a breve termine né tanto meno a lungo termine, facendoci ritrovare presto nuovamente nel circolo vizioso della frustrazione-desiderio di cambiamento-attuazione di un nuovo progetto.

Prima di fare bisogna pensare e per pensare bene ci vuole tempo, ascolto profondo, riflessione autentica.Per cominciare è necessario passare attraverso un processo di pulizia. La pulizia schiarisce le idee e permette di buttar via e mettere in ordine tante grandi e piccole cose: vecchie credenze ereditate dalla famiglia, paure che ci condizionano da decenni, schemi antichi e chi più ne ha più ne metta. A questo stadio ci confrontiamo con la prima difficoltà, ovvero, lasciare andare certe cose che non pensavamo o non volevamo lasciare andare.Per creare il nuovo bisogna fare spazio. Non basta spostare tutto di lato e liberare il centro, questo è un autoinganno, un’illusione. Berkana è la Betulla, albero pioniere che si stabilisci su terreni nuovi esattamente là dove c’è spazio! Fare spazio è dunque una prerogativa necessaria per la nascita di qualsiasi nuovo progetto. La Betulla non è una pianta invasiva che sfrutta ogni minimo spazietto rimanente pur di radicarsi e creare la sua realtà in funzione di ciò che trova. Quello spazio libero va prima di tutto creato dentro di noi.

Tanto lavoro preliminare è dunque da svolgere dentro di noi, non fuori, nelle azioni, ma dentro!  Liberi da tutto ciò che appesantisce la propria autorealizzazione, è molto più facile che, come un piccolo ovulo nel grembo della madre, possa essere fecondato e, solo a questo punto, possa essere custodito e coltivato dedicandogli il giusto tempo per il suo sviluppo.Vivere a pieno la vita tenendo il focus sul nostro progetto ci permette di farlo crescere ogni giorno un po’: una nuova idea che si aggiunge, una nuova suggestione, un nuovo incontro; ogni giorno il nostro progetto, la nostra idea, prendono più forma, più individualità. Proprio come l’ovulo fecondato che impiega nove mesi per diventare un bambino completo e maturo a sufficienza per venire alla luce, per manifestarsi concretamente al Mondo. Così è anche per il nostro nuovo progetto. Solo dopo numerose tappe che si svolgono dentro di noi il nostro progetto potrà iniziare ad agire fisicamente anche all’esterno, nel mondo fisico.

Allora buona pulizia per i tuoi nuovi progetti!

Se hai voglia di scoprire di più sulla runa Berkana, guarda l’estratto del video “Viaggio nel 3°aett, incontro con le rune della terza famiglia”.
Ti invito anche ad iscriverti al canale In cammino con le rune.

Ti ringrazio in anticipo per il tuo sostegno e la tua fiducia!

 
 

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